Il cardo vegetale
Lo staff dell’azienda biellese inserisce manualmente i cardi vegetali negli apposti supporti, detti ferri: per ottenere una struttura compatta, vengono posti in parallelo e orientati nella stessa direzione. Il ferro viene successivamente fissato sulla circonferenza del tamburo o botte, creando un cilindro di circa 60-70 cm di diametro ricoperto da più di una dozzina di ferri con tutti i cardi disposti nel medesimo verso. Il guernissaggio presenta 2 botti che ruotano a pelo e contropelo: il tessuto, solitamente lavorato umido, viene guidato da diversi cilindri fino a sfiorare le due botti. Attraverso degli appositi comandi, l'operatore regola il "contatto", ossia la tensione che il tessuto è costretto a subire tangenzialmente sulle botti. Il risultato è un'estrazione di pelo uniforme su tutta la superficie del tessuto.